La storia del Villaggio Globale
inizia a Milano, nel 1988.
Il dramma della nostra società è la divisione delle scienze, delle arti e delle spiritualità che generano una visione che ha separato il corpo, il cuore e l’anima dell’essere umano, perdendo così il senso di integrità psicosomatica e di unità col Tutto.
Nel 1988, dopo una laurea in Medicina e una tesi in Psicologia, dopo tre anni e mezzo di vita in diversi monasteri in India e Nepal per fare esperienze di meditazione profonda e di medicine tradizionali, e dopo altri tre anni e mezzo di soggiorno negli Stati Uniti per approfondire le ricerche di neuroscienze e di terapia umanistica di gruppo orientata alla crescita personale, ritornato a Milano, ho fondato l’Istituto di Ricerche e la rivista Cyber: cervello/mente/coscienza. Presso la sede dell’Istituto, con un gruppo di colleghi medici e psicologi, incominciamo a utilizzare un nuovo approccio clinico integrando la medicina psicosomatica, la psicologia umanistica e la “mindfulness psicosomatica”, sia per la terapia che per la crescita personale. Il successo del nostro approccio e dei nostri corsi richiamano molte persone da tutta Italia.
Le finalità dell’Istituto e della rivista Cyber non si limitavano tuttavia ad elaborare un nuovo approccio clinico, ma a sviluppare un nuovo modello neuropsicosomatico dell’essere umano basato sulla coscienza di Sé, capace di ritrovare l’unità perduta tra il corpo, la mente e l’anima, un “nuovo paradigma” che potesse integrare le scoperte scientifiche dell’occidente, con la psicologia del profondo e con le antiche tradizioni spirituali. I nostri convegni risvegliano un nuovo interesse scientifico, molti docenti universitari e ricercatori iniziano a collaborare attivamente con noi.
Le ricerche
sulla coerenza EEG
All’inizio degli anni 90’ cominciamo le prime pionieristiche ricerche elettroencefalografiche sulla coerenza EEG del cervello che ci fanno scoprire l’esistenza della sincronizzazione cerebrale individuale, di coppia e di gruppo. Questa importantissima scoperta ci permette di migliorare la comprensione dei meccanismi dell’empatia ma soprattutto della “frammentazione neuro-psico-somatica” nelle persone stressate e depresse e per contro dell’”unità neuropsicosomatica” nelle persone che ritornano ad uno stato di salute e integrità globale, seguendo i nostri corsi e il nostro approccio. Pubblichiamo i dati delle ricerche su riviste scientifiche e in diversi convegni.
Nasce il
Villaggio Globale
Dopo dieci anni di successi, nel 1997, veniamo a conoscenza delle antiche terme di Bagni di Lucca, scopriamo la magnifica villa Demidoff e la affittiamo per vent’anni, fondiamo l’associazione di promozione sociale “Villaggio Globale” e da Milano ci trasferiamo in una ventina a vivere a Bagni di Lucca, nel cuore verde della Toscana.
In questo spazio storico e naturale creiamo l’Istituto che successivamente si trasformerà in Istituto Umanistico Psicocorporeo (IUP), e iniziamo i gruppi di crescita, il “Corso Base” dell’Accademia, il Master in Neuropsicosomatica Clinica e la Scuola per Operatori Mindfulness Psicosomatica.
Grazie alla bellezza degli ambienti e all’efficacia delle nostre pratiche ogni anno arrivano un migliaio di persone, tra cui numerosi psicologi e medici, da ogni parte dell’Italia e le nostre attività si espandono velocemente.
L’Accademia e le basi scientifiche
della chiusura del cuore e dei disturbi del Sé
In questa storica villa, già dall’inizio del duemila sviluppiamo avanzamenti e nuove pratiche per l’intervento e la terapia del disagio psicofisico.
In questi anni riprendiamo il concetto di ferita e di chiusura del cuore, presente trasversalmente alle medicine tradizionali integrandolo nel processo clinico, per la riparazione del senso profondo del Sè.
Emerge che il più comune ostacolo allo stato di mindfulness e di consapevolezza di Sé, è la “chiusura del cuore”, espressione usata in ogni parte del mondo per descrivere i dolori e le tristezze emotive che hanno “ferito” il cuore, spento l’amorevolezza e bloccato psicologicamente il loro senso di identità profonda.
Agli inizi del duemila, abbiamo iniziato uno studio approfondito delle basi neurofisiologiche, ormonali e neurotrasmettitoriali dei processi legati alla “chiusura del cuore” e all’umore depresso. Le ricerche neuroscientifiche del Nobel Edelman evidenziano che il “core self”, fondamentale centro neurocognitivo del Sé, è profondamente legato al talamo, il “cuore” del cervello, il centro del sistema limbico emotivo che possiamo chiamare “cuore del cervello”. Parallelamente dalle ricerche cliniche di Schore si evidenziano i processi di inibizione talamo-corticali alla base dei disturbi del Sè e della frammentazione dell’unità neuropsicosomatica individuale.
Da questi approfondimenti emerge lo abbiamo di nuove pratiche cliniche di consapevolezza, come l’Energetica, la Tre Suoni, il “Maternage” e la Evolution per “aprire il cuore”, sciogliere i blocchi emotivi e risvegliare il senso profondo del Sé. Da questo approccio clinico nascerà il Protocollo Mindfulness Psicosomatica che abbiamo inserito sia nel corso base dell’Accademia che nei percorsi di formazione clinica. I risultati ottenuti portano il corso base dell’Accademia a crescere enormemente attraendo persone da tutto il territorio nazionale.
Nel 2012 invitiamo al nostro Congresso Internazionale, Candace Pert che ha contribuito alla scoperta delle endorfine e delle “molecole delle emozioni”. Durante la sua affascinante lectio magistralis, Pert esprime pubblicamente il suo apprezzamento affermando che: “questo centro sembra essere l’avanguardia della coscienza e del pensiero olistico nel mondo intero.”.
Dato che le emozioni rappresentano il nucleo dei disturbi psicologici, delle malattie fisiche, iniziamo una approfondita ricerca sulle basi neurofisiologiche delle emozioni e delle relative strutture di personalità.
Nel 2012 invitiamo al nostro Congresso Internazionale del 2012, Candace Pert che ha contribuito alla scoperta delle endorfine e delle “molecole delle emozioni”. Durante la sua affascinante lectio magistralis, Pert esprime pubblicamente il suo apprezzamento affermando che: “questocentro sembra essere l’avanguardia della coscienza e del pensiero olistico nel mondo intero.”.
Le nostre ricerche
sul cervello e sulle emozioni
sul cervello e sulle emozioni
Nel 2001 iniziamo alcune analisi preliminari sull’efficacia del protocollo PMP nello stress nell’ansia e nella depressione. Conduciamo alcuni studi sull’efficacia della mindfulness psicosomatica con differenti test psicologici e rilevazioni elettroencefalografiche (EEG). Approfondiamo la coerenza EEG nei depressi gravi, lievi nelle persone sane e nei meditatori.
I risultati vengono pubblicati sul volume della SIPNEI (Società Italiana di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) e sulla rivista Medicina Psicosomatica.
Candace Pert
e le “molecole delle emozioni”
Dato che le emozioni rappresentano il nucleo dei disturbi psicologici, delle malattie fisiche, iniziamo una approfondita ricerca sulle basi neurofisiologiche delle emozioni e delle relative strutture di personalità.
Nel 2012 invitiamo al nostro Congresso Internazionale del 2012, Candace Pert che ha contribuito alla scoperta delle endorfine e delle “molecole delle emozioni”. Durante la sua affascinante lectio magistralis, Pert esprime pubblicamente il suo apprezzamento affermando che: “questocentro sembra essere l’avanguardia della coscienza e del pensiero olistico nel mondo intero.”.
Dai Sistemi Emotivi
alla Mappa delle Neuropersonalità
Nel 2004 riusciamo ad integrare i dati sparpagliati di alcune centinaia di ricerche di epigenetica, di neuroscienze e di PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) in una prima “Mappa delle Neuropersonalità” che ci permette di comprendere che ogni persona possiede una sua specifica caratteristica “personalità primaria” derivata dalle sue basi genetiche ed una successiva struttura di “neuropersonalità” secondaria, epigenetica, derivata dall’adattamento alla famiglia e all’ambiente.
L’incontro
con Jaak Panksepp
Una evoluzione fondamentale del nostro paradigma avviene grazie alle ricerche di Jaak Panksepp, che identifica i siti anatomici dei differenti “sistemi emotivi” nel cervello degli animali e dell’essere umano.
Nel 2013 Panksepp tiene una lectio magistralis al nostro Congresso Internazionale. Grazie al suo fondamentale contributo realizziamo la “mappa delle neuropersonalità” il primo schema delle personalità umane basato su dati scientifici, che migliora ulteriormente in nostro approccio neuropsicosomatico integrato.
I congressi: Federico Faggin
e la coscienza quantistica
Gli oltre 35 congressi internazionali diventano un importante punto di riferimento dell’avanzamento e dell’integrazione tra psicoterapia, medicina, educazione e neuroscienze. Vi partecipano scienziati, fisici, genetisti, medici, psicoterapeuti, psicologi, ricercatori universitari e personalità di rilievo.
Nel 2021 abbiamo l’onore di ospitare Federico Faggin il famoso fisico italiano inventore dei microchips. Faggin, membro del nostro comitato scientifico, insieme al fisico teorico Giacomo Mauro D’Ariano, nel 2020 pubblicano un articolo sull’approccio quantistico alla coscienza, che noi consideriamo di fondamentale importanza per la comprensione scientifica della coscienza umana e anche una pietra miliare del nuovo paradigma evolutivo.
I nostri docenti
La nostra scuola è costantemente aperta a integrazioni e scambi con diversi approcci clinici. Abbiamo interagito e collaborato con molti psicoterapeuti internazionali e di rilievo ed esponenti delle più importanti scuole di psicoterapia ad approccio corporeo e umanistico.
Negli anni lo staff dei nostri docenti e group leader è diventato sempre più ricco e completo, integrando medici e psicoterapeuti, psicologi ed operatori di differenti scuole ed orientamenti di psicologia e con differenti esperienze spirituali.
L’intervento nel trauma
Grazie all’attenta osservazione clinica, negli anni, siamo riusciti a comprendere le “fasi psicosomatiche” della dissociazione traumatica interpretandola come frammentazione del sistema neuro-psico-somatico.
Grazie a queste comprensioni riusciamo a sviluppare un approccio clinico integrato per la cura dei traumi attraverso una progressiva riconnessione neuro-psico-somatica: riaprendo le porte del cuore, e liberando con la respirazione globale la “gabbia” toracica e le spalle, sciogliendo le tensioni del diaframma, permettendo alla gola di esprimere le emozioni inibite, ricanalizzando col “grounding”, l’energia corporea verso la terra, ridando piacere e giocosità al Sé corporeo e al Sé emotivo, e ridando e risvegliando il potere e l’auto consapevolezza di Sé.
Grazie alle pratiche del Protocollo PMP facciamo quindi imparare alle persone traumatizzate come invertire il processo dissociativo e attivare il processo di reintegrazione neuropsicosomatica, e grazie alla mindfulness psicosomatica profonda di “riparare e reintegrare l’unità del Sé psicosomatico.
Nasce il Progetto Gaia
Nasce così il “Progetto Gaia”, programma educativo transdisciplinare per la consapevolezza e la salute globale di Sé e del Pianeta, basato sul Protocollo PMP e sull’esperienza delle pratiche di consapevolezza corporea, emotiva e del Sé. Questo protocollo viene più volte finanziato dal ministero del lavoro e patrocinato dalla Federazione Italiana Centri e Club per l’UNESCO, Viene inoltre accreditato dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Il Progetto Gaia ha raggiunto più di 50.000 persone in diversi contesti raggiungendo adulti, giovani, bambini nella scuola italiana e in contesti di disagio.
Grazia alla collaborazione tra l’istituto IUP e diverse università italiane (Università Europea di Roma (EUR), Università la Sapienza di Roma, Università Federico II di Napoli), il Progetto Gaia è stato validato su prestigiose riviste scientifiche internazionali (Ghiroldi S., Scafuto F., et al. (2020), Effectiveness of a School- Based Mindfulness Intervention on Children’s Internalizing and Externalizing Problems: the Gaia Project, Mindfulness, Springer Nature Scafuto F., Ghiroldi S., et al. (2021), The Mindfulness based Gaia Program reduces internalizing problems in high-school adolescents: a cluster randomize controlled trial. Mindfulness, Springer Nature. Scafuto F., Ghiroldi S., et al. (2023) Promoting well-being in early adolescents through mindfulness: A cluster randomized controlled trial. Journal of Adolescent Wiley).
Diventiamo una Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia
Diventiamo una Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia
Nel 2019, veniamo ufficialmente riconosciuti dalla EABP la European Association of Body Psychotherapy (EABP) come Training Institute per la formazione clinica in psicoterapia a indirizzo psicocorporeo integrato con la Mindfulness.
Nel 2023 la formazione quadriennale per Psicoterapeuti dell’istituto IUP viene ufficialmente riconosciuta dal MUR (Ministero Italiano dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) con DM 05/2023, confermando il livello umano e scientifico del nostro approccio e della nostra formazione.